( 7 agosto 2024)
Con i nuovo decreto 5.0 gli investimenti in beni strumentali riguarderanno anche l’installazione di impianti fotovoltaici industriali, con un credito di imposta concesso nell’ambito di progetti di innovazione che porteranno ad una riduzione dei consumi energetici, finanziati con 6,3 miliardi di euro dal PNRR. da spendere nell’orizzonte temporale del 2024 e 2025.
La Misura consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025.
Il credito di imposta è riconosciuto a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. In particolare, la riduzione dei consumi energetici deve conseguire da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0″
Si specifica che ai fini della applicazione della misura Piano Transizione 5.0 rientrano tra i beni anche:
Nell’ambito dei progetti di innovazione sono inoltre agevolabili:
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31/12/2025, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte del GSE. L’eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo
Il bonus sicurezza consiste in una detrazione del 50% su una spesa massima di
96.000 euro sostenuta per installare o rifare in una casa, impianti di allarme,
citofoni, saracinesche, porte blindate o sistemi antintrusione.
Le spese su cui si applica lo sgravio fiscale devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2024
e sono quelle di installazione, ad esempio, di recinzioni, allarmi o antifurti,
videocitofoni e così via.
Inoltre, la detrazione del 50% viene ripartita in 10 quote
annuali di pari importo su un limite massimo di spesa, come abbiamo detto, di
96.000 euro. Occorre precisare che è possibile richiedere il bonus sicurezza
senza ristrutturazione. L’agevolazione non è infatti connessa ai lavori di
ristrutturazione o di riqualificazione edilizia, ma è una detrazione “indipendente”.
Questo significa che per ottenerla non serve sostenere delle spese
propedeutiche di restyling della casa.
Chi sono i beneficiari?
Per quanto riguarda i beneficiari il bonus sicurezza può essere richiesto da tutti i
contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef, senza limiti di reddito. Più
precisamente, possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i
titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori per rendere la
casa più sicura e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il
comodatario. Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e
siano intestatari di bonifici e fatture.
Gli interessati non dovranno presentare
nessuna specifica richiesta. L’agevolazione in questione si ottiene in fase di
dichiarazione dei redditi con la presentazione del modello 730 o del modello
Redditi persone fisiche.
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